Street Art in Asia: un viaggio tra innovazione e tradizione – 1a parte

Oggi vi portiamo in un viaggio molto lontano da casa dove tradizione e innovazione spesso si sposano, partiamo per l’esplorazione della Street Art in Asia. Pensateci un attimo, se vi diciamo “street art” qual è la prima cosa che vi viene in mente? Potrebbe essere un murales in Italia, magari uno vicino a casa vostra oppure il primo pensiero che vi sovviene è quello di accostare l’arte urbana a videoclip hip hop dell’America degli anni Novanta.

Difficilmente pensereste a un murales in una città asiatica… forse perché dell’Asia abbiamo in mente le città iper tecnologiche come Seoul o Tokyo. Ma immaginatevi anche i graffiti “normali”, quel lettering (a volte neanche bellissimissimo) dove con una singola bomboletta nera si disegna la scritta della propria tag. Non ci pensiamo chi vive in Asia, le imbrattature, le fa in segni e in lingue completamente diverse dalla nostra! Tutto questo dà da pensare, per quanto piaccia o meno il lettering sta alla base della nascita della street art, ed è arrivato anche in Asia conquistando l’oriente, questo ha portato le bombolette spray ad unirsi in un matrimonio anacronistico con degli ideogrammi vecchi di secoli che spesso anche imparare a scriverli in maniera opportuna e di bell’aspetto è già un’arte.

In questo “viaggio” (continuerà anche con un prossimo articolo) vi presenteremo le città più belle e famose per i murales in tutto l’oriente! Così per mettervi un po’ di curiosità e spingervi a conoscere un mondo tutto nuovo e poco esplorato: la Street Art in Asia.

STREET ART DI PHNOM PENH: UN MATRIMONIO TRA IL NUOVO E LA TRADIZIONE

Una delle caratteristiche più interessanti della street art è che si tratta di un’arte giovane e innovativa. Certo, l’arte “murale” esiste dall’alba dei primi uomini con le famosissime pitture rupestri! Ma quando si parla di “urban art”, cioè arte murale che si è sviluppata con le grandi città, si tratta di un fenomeno abbastanza recente. Il caso di Phnom Penh è singolare proprio perché la realtà della street art nella capitale cambogiana è proprio agli albori! Infatti è proprio difficile trovare street art nella città se non in due distretti: Boeung Kak Lake e la Strada 93, vicino all’ambasciata francese.

Un fatto molto interessante legato alla street art a Phnom Penh è che gli artisti appartengono all’etnia Khmer, che rappresenta l’87% della popolazione. Gli artisti stanno modulando la loro espressione realizzando murales che rappresentano le simbologie più famose per questa etnia! Dipingono gli animali della tradizione e utilizzano il loro alfabeto. Tutto ciò porta a delle opere d’arte murale estremamente particolari dove le superfici, le tecniche e i materiali sono moderni, ma i soggetti sono invece fortemente ancorati alla tradizione! E’ un mix molto atipico, ma che sicuramente funziona. E’ come se una divinità del pantheon cambogiano fosse stata rappresentata in un tempio, ma da un artista moderno, uno street artist in questo caso.

Quindi chi sono gli street artist più famosi in Cambogia? Come spesso capita in paesi che stanno scoprendo questo tipo di arte la risposta sta nel mezzo! Cioè una crasi fra alcuni artisti autoctoni e altri invece stranieri. A Phnom Penh si sono tenuti due festival di street art, i “Cambodian Urban Art Festival” fortemente voluti dagli street artist Chifumi e Theo Valier. La street artist cambogiana più famosa invece è Lisa Mam, una dentista e pittrice che ha deciso di rappresentare il movimento street art nella città asiatica, ispirando anche tante altre artiste a seguire le sue tracce. Le sue opere si possono trovare su muri all’aperto ma anche in molti locali, al chiuso.

STREET ART SUPER INNOVATIVA IN HONG KONG

Passiamo da un paese in cui la street art e più in generale l’arte si sta diffondendo ad un paese dove queste realtà sono già affermate; Hong Kong è ormai una delle capitali dell’arte contemporanea dove molte gallerie famose hanno aperto le loro nuove sedi ospitando gli artisti più famosi e affermati dell’Art System internazionale. 

Qui l’arte non si ferma all’interno dei palazzi ma scende pure in strada, grazie al lavoro di gestioni lungimiranti aperte alle novità e alla volontà dei cittadini di rendere sempre più colorata e vivibile la loro metropoli. Molte strade della città sono inondate da graffiti e murales di artisti locali e stranieri tra i più famosi al mondo. Un fatto che colpisce molto è che in molte zone della città sono stati effettivamente studiati a tavolino dei progetti di rivalutazione urbana attraverso la street art… speriamo che anche i governi di casa nostra ne prendano esempio! 

Per esempio nel quartiere Sai Yin Pun, seguendo i temi di arte e musica, sono stati realizzati una serie di murales ad opera di nove street artists (del posto e stranieri). La zona è stata ribattezzata come “Art Lane” ed è diventata un punto di interesse fortemente visitato da turisti da tutto il mondo.

Un altro contributo dato alla città è stato ad opera dell’artista americano Jerkface che ha realizzato due murales che hanno come protagonisti i suoi più famosi personaggi:  AstroBoy e Felix the Cat. L’artista è noto per le sue opere che vanno a pescare dalla cultura popolare americana e anche questo è un fatto interessante… un artista americano che esporta, attraverso la sua street art, la cultura americana in un paese che è vicino, geograficamente, alla Cina!

Ultima perla ed esempio di una street art ad Hong Kong è il Man Fung building. Un palazzo che è stato completamente dipinto dall’artista madrileno Okuda San-Miguel. Nell’opera è rappresentato un cane dipinto e caratterizzato attraverso lo stile geometrico e colorato dell’artista che è riuscito a trasformare un palazzo di un fatiscente quartiere residenziale in uno dei centri turistici più visitati della città. 

 

DELHI: MURALES A GOGò

Decolliamo da Hong Kong e atterriamo a Delhi, la capitale dell’India. Definirla metropoli è dire -molto – poco, è forse più adeguato addirittura parlare di territorio dato che ospita quasi trenta milioni di abitanti! La città offre differenti mete turistiche tra le più famose al mondo, a partire dalla Jama Masjid, la moschea più grande d’India, passando per il Forte Rosso, arrivando fino al Taj Mahal che dista solo 250 chilometri (che in un “continente” come l’India si può considerare “vicino”). Non ci sono solo edifici storici da vedere in questa mega città indiana ma anche tantissime opere di street art… molte, probabilmente, sono anche tra le più belle dell’Asia

Tra i distretti più famosi per l’arte urbana troviamo il Khan Market. Si tratta di uno dei mercati più famosi della città dal quale passano migliaia di persone ogni giorno. Quello che però non tutti sanno è che ospita alcuni dei murales più belli della città. Un altro spot famoso per la street art è la Lodhi Colony. La zona è diventata talmente famosa per il pubblico che la città di Delhi ha deciso di renderla il primo distretto di arte pubblica di tutta l’India. Questa zona della capitale negli ultimi anni ha ospitato un festival di Street Art che ne ha cambiato totalmente l’aspetto rendendola incredibile!

Una città così popolosa e abitata ovviamente possiede una metropolitana e, come in molte altre città del mondo, anche Delhi presenta tantissime opere di Street Art nelle sue stazioni, all’interno e all’esterno. L’ultimo quartiere da citare per la sua arte urbana è sicuramente lo Shahpur Jat, una zona borghese della città di Delhi contraddistinta dai suoi bistrot e le sue viuzze dove, a spot, compaiono dei bellissimi murales!

Con questa parte su Delhi abbiamo finito la prima parte di questo viaggio sulla street art in Asia, ma perchè non continuate a girare il mondo con noi con questo articolo sulla street art araba?  Poi ci vediamo per la seconda parte!

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