Borondo e la street art, uno sguardo trasparente sul mondo

La maggior parte della street art sembra allontanarsi sempre di più dal contesto urbano dal quale è nata per rifugiarsi nelle gallerie. Di certo non è così per la street art dello spagnolo Borondo, che afferma la sua appartenenza al pubblico attraverso uno sguardo ”trasparente”. Vi abbiamo incuriosito un po’? Bene, allora non vi resta che scoprire insieme a noi questo strabiliante artista!

Conosciamo Borondo

Gonzalo Borondo nasce a Valladolid nel 1989. Grazie all’esperienza Erasmus maturata a Roma, di cui s’innamora follemente, unisce l’immaginario artistico spagnolo agli elementi classici. Viaggiatore instancabile, lo street artist ha portato la sua arte in tutto il mondo, soprattutto nelle periferie, effettuando diversi interventi di rigenerazione di luoghi dimenticati e di angoli nascosti, che l’arte sola può ritrovare. Per lui, il dialogo con l’ambiente in cui realizza le sue opere è tutto. Borondo ha sempre amato intervenire su superfici di grandi dimensioni, cercando di mantenere un rapporto con la comunità, anche dal punto di vista umano.

Borondo e lo scratch on glass

Street artist poliedrico, Borondo si è espresso in più modi: dalle installazioni alle animazioni, dal graffio alla sperimentazione. Una delle tecniche maggiormente utilizzate dall’artista è lo scratch on glass. Questo processo di rimozione consiste nel grattare il disegno con vari oggetti direttamente dal vetro, dopo averlo dipinto di bianco o di nero. Dal graffio, che in apparenza sembra distruzione e rovina, emerge l’immagine. Tra i lavori più significativi, ricordiamo “Les Trois Ages” (Parigi, 2014), “Portals” (Kiev, 2016), “Padre” (Sulitjelma, 2015), “Fer Llenya” (Barcellona, 2015), “L’origine du Monde” (New Delhi, 2016), “Show” (Jacksonville, 2016). Tutti caratterizzati da una pennellata frammentata, evanescente e vibrante al contempo, come i luoghi che la ospitano.

MERCI

Borondo ha scelto di immergersi nella totalità degli ambienti, ricostruendo il complicato dialogo tra uomo, natura e architettura. E’ nato così il progetto MERCI (2019), che coinvolge Le Temple des Chartrons, un’antica chiesa protestante rimasta chiusa al pubblico per trent’anni. Un’opera site-specific, risultato di quattro mesi di residenza, che ha coinvolto l’interno e l’esterno dell’edificio e innumerevoli supporti, materiali e tecniche. 

Borondo in Italia

Borondo ha saputo creare scenari monumentali e fragili al tempo stesso anche in Italia. Tra questi, ricordiamo quello per il Festival Outdoor di Roma, nel 2012, sulla facciata del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.

Nel 2016, l’artista realizza l’installazione Aria sul tetto dell’imponente Complesso di San Giovanni, nella città di Catanzaro. Grazie a 185 lastre di vetro, 73 figure rifinite a mano e 36 vetri graffiati e dipinti, lo street artist ha realizzato una tra le più imponenti serigrafie nella storia.

A Selci, nell’ambito della residenza d’arte PUBBLICA (2017), Borondo ha trasformato la cappella del cimitero in una monumentale installazione dal titolo CENERE, che riflette sullo scorrere del tempo e sull’essere umano, con tecniche ed elementi diversi, tra cui la pittura, il vetro e la luce.

Nel 2018, l’artista ritorna a Roma con Non Plus Ultra, presentata al MACRO e poi trasferita all’Ex dogana. 56 lastre di vetro di due metri, stampate su entrambi i lati, richiamano il tema della crocifissione, ma anche del limite, che lo spettatore sperimenta attraverso lo spazio percorribile dell’opera. Un’esperienza immersiva densa di riferimenti, che avvicina arte, vita e morte. Il progetto è stato poi esposto nel cortile del Palacio de la Salina, nella città di Salamanca, in Spagna.

La street art di Borondo ci ricorda quanto sia facile perdersi, in un labirinto di ostacoli fisici e di immagini del passato, ma anche quanto sia importante oltrepassare i limiti, con uno ”sguardo trasparente” e consapevole della nostra fragilità.

Se siete curiosi di scoprire altre curiosità, l’artista Borondo ha realizzato un interessante progetto interattivo per la rete.

Se anche voi amate la street art, potete seguire la nostra mappa dei murales, sempre disponibile e costantemente aggiornata sui murales realizzati nel nostro Paese.

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