Vi piacerebbe avere la possibilità di ammirare opere di street art all’interno di un museo? Oggi vi raccontiamo di un luogo che ha permesso di fare entrare i murales all’interno di un edificio, contribuendo a rendere i concetti di arte di strada e arte elitaria sempre più vicini.
Sono ancora in numero limitato i musei nel mondo, in particolare in Europa, dedicati all’arte contemporanea urbana. La street art, nata da manifestazioni artistiche spesso non autorizzate poste sui muri cittadini, si è infatti evoluta dal graffitismo fino a trasformarsi in un fenomeno socio-culturale. Collettivi di artisti e celebri personalità si sono affermate nel campo di quella che è oggi una vera e propria corrente artistica dal forte impatto sociale, che merita di essere considerata.
Così è nato nella città di Berlino, considerata la “graffiti capital” d’Europa, il primo museo tedesco interamente dedicato alla street art: Urban Nation Museum for Urban Contemporary Art.
L’iniziativa è infatti nata proprio dall’associazione Urban Nation, un collettivo che dal 2013 si occupa di catalogare l’arte di strada, i graffiti e i murales che vengono realizzati a Berlino, con lo scopo di avvicinare il i cittadini a queste opere.
Non si tratta quindi solamente di un museo di arte contemporanea, ma di un centro culturale attivo in grado di portare l’arte dei quartieri berlinesi a diretto contatto con i visitatori del luogo riuniti in un unico spazio.
Il museo, che nasce dalla riqualificazione di un ex edificio residenziale di fine Ottocento, riesce a trasportare il visitatore in un viaggio attraverso la street art della città fin dalla facciata. Si tratta infatti di una vera e propria opera d’arte open air in perpetuo cambiamento, che viene ridipinta più volte l’anno!
Il museo si propone di fatti come uno spazio in cui ogni artista possa esprimersi liberamente, garantendo al tempo stesso protezione a una forma d’arte esposta ai rischi dell’aria aperta.
Non sono infatti da sottovalutare i pericoli che questa forma d’arte corre quotidianamente: tra lavori di ristrutturazione, intemperie e vandalismi, potrebbe essere continuamente danneggiata e distrutta.
E all’interno, che cosa offre il museo?
L’architettura dello stabile conferma la capacità dell’edificio di tramutarsi in un’opera d’arte esso stesso. Gli interni riescono a richiamare le trame urbane mutevoli della metropoli articolandosi tra una stanza e l’altra in un intrico di corridoi che svelano murales a ogni angolo.
La mostra principale traccia la storia della urban art esponendo le opere di artisti provenienti da tutto il mondo. Inoltre, oltre al percorso espositivo, vi è la possibilità di svolgere attività come workshop e laboratori.
Ma c’è un’altra peculiarità particolarmente interessante: il museo offre una biblioteca specializzata in cataloghi dedicati all’arte muraria. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla donazione da parte di Martha Cooper, fotografa americana che ha documentato la nascita della street art negli anni ’70.
E voi, visitereste questo museo? Siete d’accordo con l’idea di trasportare alcune opere di arte urbana all’interno di luoghi chiusi e protetti che permettano di ammirarla?
Le critiche non sono certo mancate da parte di coloro che hanno sostenuto che la vera essenza della street art sia rappresentata dalla propria condizione effimera. Cosa ne pensate?
L’Urban Nation si trova in Bulowstrasse al numero 7, nel quartiere Shoneberg (fermata della metro Nollendorfplatz), nel caso in cui voleste dedicargli una visita. Secondo noi, ne vale certamente la pena!
Se nel frattempo siete impazienti di scoprire altre curiosità sui murales nelle città d’Europa, potete dare un’occhiata ai nostri ultimi post dedicati alla Street Art a Londra e alla Street Art a Parigi, in attesa delle prossime puntate!
E vi sveliamo un segreto: è possibile portare la street art negli spazi interni senza dovere recarsi in un museo. Noi di Mostrami offriamo infatti un servizio di murales su commissione direttamente a casa vostra o presso la vostra azienda. Non lasciatevelo scappare!
Articolo di Silvia 🙂